Aurelio Regina, presidente del Gruppo Defence Tech, ha rilasciato a la Repubblica un’intervista dettagliata in cui descrive i risultati raggiunti sinora e le prospettive per il futuro dell’azienda.
Il titolo è cresciuto stabilmente, arrivando al 70% di incremento dal giorno della quotazione all’Euronext Growth Milan, avvenuto il 29 ottobre 2021. Così dichiara Regina, intervistato per la sezione Affari & Finanza: “Ci siamo quotati a 3,5 euro e dopo 6 mesi siamo stabilmente a 5 euro con anche punte di 6, abbiamo dei fatturati che non crescono in maniera esponenziale ma che mostrano grande redditività. I nostri ricavi sono di 17,3 milioni di euro pari a un più 29% rispetto al bilancio 2020, l’ Ebitda adjusted è di 6,7 milioni di euro pari a un + 90% rispetto al bilancio 2020 e il nostro utile netto è in forte accelerazione pari a 3,7 milioni di euro ovvero un + 370%”. Defence Tech è una “fabbrica di intelligenze”, che crea software proprietari dedicati al mondo della sicurezza, della difesa e dello spazio. Tra le sue collaborazioni spicca attualmente quella con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, istituita ad agosto 2021 e presieduta da Roberto Baldoni, in un partenariato pubblico-privato che mira a tracciare al meglio i cyber attacchi.
Solo nel 2021 in Italia se ne contano più di 1000, e poche società, tra cui Defence Tech, sono in grado di creare prodotti scalabili che rispondano alla domanda di sicurezza informatica richiesta da enti grandi e rilevanti per la sicurezza nazionale.
300 dipendenti, di cui 70% ingegneri, lavorano in stretto contatto con università e centri di ricerca, attingendo a un bacino di professionisti giovani e preparati, in grado di lavorare in settori così complessi.
Nell’intervista, Regina parla anche della sicurezza richiesta e sentita in questi tempi di guerra. “Lavorando sulla cyber non si è mai in situazione di pace, il mondo è sempre più a rischio e gli attentati alle rete informatiche, che siano di aziende o Stati, sono ugualmente gravi per tutti, anche se indubbiamente il conflitto in corso dimostra come siano importanti gli investimenti nelle tecnologie in un momento storico in cui tutto sta cambiando oltre che per le guerre per gli attentati di Anonymous e questo fa sì che la sicurezza sia una priorità per l’Europa”.
Infine, il presidente del gruppo Defence Tech commenta i possibili sviluppi futuri della holding. “Nell’ultimo piano industriale aziendale Defence Tech ha previsto nuove acquisizioni di prodotti e realtà nei tre settori in cui opera e che appunto sono difesa, spazio e cyber security. Le peculiarità del nostro business, la strategicità che ci viene riconosciuta dai nostri clienti e partner istituzionali, i recenti accreditamenti ricevuti, uniti alle azioni intraprese nel corso dell’anno, ci fanno sperare che non solo raggiungeremo tutti gli obiettivi programmati, ma riusciremo altresì a far crescere nei prossimi anni il nostro gruppo anche più delle attese. Il nostro Paese ha la necessità di implementare una strategia industriale nei settori della difesa e della sicurezza nazionale e per questo stiamo già lavorando a future alleanze per la creazione di un polo industriale nazionale”.